La giustizia per i miei zii è scomparsa dall'esercito di ES

Il 17 gennaio 1981, alle 14:30, i miei zii, Jorge Alberto Rodríguez Romero e Francisco Milton Romero Sequeira, uscirono sul fiume Chagüite nel comune di Cuscatancingo, dipartimento di San Salvador, per fare il bagno. Alle 16:30 un amico di famiglia disse a mio nonno (che era il padre di entrambi - deceduto) che i suoi figli erano stati catturati dalla prima brigata di fanteria della caserma San Carlos a San Salvador. Da quel giorno fino al giorno della sua morte mio nonno ha svolto diverse azioni legali, petizioni a ONG, chiese, Agenzie internazionali per la liberazione dei miei zii.

Il giorno dopo, mio nonno, ha chiesto un'udienza alla Caserma San Carlos, i giorni sono stati concessi, è stato assistito da un ufficiale e gli ha chiesto cosa voleva, mio nonno ha spiegato cosa è successo, l'ufficiale gli ha detto che avrebbe mandato un altro ufficiale a prenditi cura di lui, ancora una volta ha raccontato quello che è successo e ha detto che avrebbe mandato qualcun altro, è arrivato un sergente e ha detto: "cosa posso fare per te?" Mio nonno ha risposto "ce ne sono tre già con te, forse puoi aiutarmi "e ha spiegato ancora i fatti, il Sergente ha detto" Se ho fatto l'operazione e li ho catturati, Francisco e Jorge ", mio nonno ha risposto, se sono miei figli, a cui il Sergente ha risposto" beh, li ho catturati ", il mio il nonno ha detto "posso vederli? Posso parlare con loro?" il sergente rispose: "No, perché li abbiamo passati alla Guardia Nazionale, vai là e reclamali lì, qui non hai più niente da fare". Mio nonno è andato alla Guardia Nazionale, un sergente lo ha accolto e gli ha chiesto di cosa aveva bisogno, mio nonno gli ha detto cosa è successo, il sergente ha controllato diverse liste e gli ha detto "non appaiono", mio nonno gli ha chiesto "cosa può Lo faccio perché lì non mi danno informazioni sui miei figli, né tu ", gli disse il sergente" l'unica cosa che puoi fare è tornare alla caserma San Carlos e reclamarli lì ", gli disse mio nonno" ma Io vengo da lì ", gli disse il sergente" guardi signore, quelli che abbiamo catturato, noi ne siamo responsabili, se sono stati catturati lì, sono responsabili di quelle catture, quindi andate lì e reclamateli ".

Mio nonno è tornato alla Caserma San Carlos e il soldato che era all'ingresso non lo ha lasciato passare e ha detto "ci sono ordini di non farlo passare", mio nonno ha risposto "Non so ancora niente e che dovrei chiamare l'ufficiale che voleva parlare con lui ", il soldato ha detto" ci sono ordini di non farlo passare, mio nonno ha detto "sto per sedermi, quando arriverà l'ufficiale e se vorrà assistermi lo farò essere qui ". Ha trascorso diversi giorni seduto fuori dalla caserma ma non è stato assistito. Quando lo ha visto arrivare, un soldato gli ha detto:" Non venire più, i tuoi figli potrebbero essere nel cratere del vulcano "(il luogo dove stavano per gettare via i corpi torturati di coloro che avevano catturato).

Dalla morte di mio nonno nel 2014, ho continuato la lotta di mio nonno per conoscere la verità e per ottenere giustizia nel caso dei miei zii, come gli avevo promesso. Pertanto, ho presentato Habeas Corpus alla Corte Suprema di Giustizia del mio Paese, denunce all'Ufficio del Procuratore Generale per la Difesa dei Diritti Umani e audizioni con diverse autorità e agenzie internazionali, per questo motivo, il Presidente-Relatore di il Gruppo di lavoro sulle sparizioni forzate o involontarie, Tae-Ung Baik, mi ha inviato una e-mail in cui esprime l'opportunità di partecipare ed essere ascoltato durante la 123a sessione presso l'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani a Ginevra , MA NON HO LE RISORSE ECONOMICHE PER IL VOLO O PER IL SOGGIORNO, HO BISOGNO DELL'AIUTO DI TUTTI PER ESSERE SENTITO E PER CONOSCERE LA VERITÀ E PER OTTENERE LA GIUSTIZIA, COME AVEVO PROMESSO A MIO NONNO IL GIORNO DELLA SUA FISICA PARTENZA.

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